martedì 9 aprile 2013

Due ragazze, un problema : una nazione!


                                                                                                                      di Chiara Gallo
Qual'è il problema? “Il problema è che amo troppo questo paese per lasciarlo!”
Sedute al tavolino di un bar, durante una  grigia giornata nel torinese, le conversazioni si alternano su vari argomenti cari e spinosi al tempo stesso, primo fra tutti: la passione per la cultura e l’arte italiana!
Se si osserva il mappamondo passando in rassegna tutti gli stati del globo, non si riesce a trovare un paese più completo, antico e bello del nostro!


                                                                        Lecce, veduta
                
Dalle montagne del Trentino alle isole Eolie, dalla Torino barocca alla Roma antica, da Manzoni a Pirandello, da Leonardo a Rita Levi Montalcini! 
La realtà è molto semplice… il mondo non regge al nostro confronto, siamo unici!
E siamo valorizzati molto di più dal resto del mondo che da noi stessi! Lo dimostrano il successo dei nostri famosi e richiestissimi stilisti all’estero, l’esportazione massiccia dei nostri vini pregiati, la nostra cucina di fatto inimitabile, le Lamborghini e le Ferrari parcheggiate nelle ville extralusso di magnati russi ed emiri arabi…e si potrebbe andare avanti all’infinito!

Tutti VOGLIONO lo stile italiano! 
Eppure siamo sull’orlo della crisi finanziaria e non solo… come mai?? Perché non riusciamo a fare del made in italy una macchina che, ben oliata, potrebbe farci uscire da questa grande depressione? Dov’è il problema che ci impedisce di sfruttare al meglio i tesori che abbiamo disposizione da secoli?
                                                                  Ferrara, castello

Da un capo all’altro del tavolino, attraverso uno scambio di sguardi leggermente rassegnati, le due ragazze comprendono perfettamente quel’è il problema… il vero cancro maligno del Bel Paese: la combinazione politica-burocrazia.


                                                             Fenestrelle, Il Forte

Certo, in uno Stato dove tutto è gestito e lasciato in mani a ex comici di mezza età, imprenditori attrezzati di cerone e lifting facciale, socialisti decaduti, fuori dal nostro tempo e decisamente poco presentabili, come può un paese portare avanti la sua tradizione di unicità e cultura?
Beh che dire… siamo unici anche in questo purtroppo!


                                                                 Bergamo, città alta

Il prezzo da pagare però questa volta sarebbe alto, millenni di storia rischiano di diventare il “parco giochi“ di stati ricchi ma ignoranti! 



                                                            Roma, negozio, old memories
                                               Ogni scorcio di questo paese merita menzione!

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