Il bombardamento pubblicitario è materia nota, trita e
ritrita.
Chi sa comunicare bene vince, sempre;
il Descartes degli anni 2000 direbbe infatti “communico, ergo sum”.
il Descartes degli anni 2000 direbbe infatti “communico, ergo sum”.
La pubblicità invade il nostro spazio vitale come un virus
che, una volta contratto, non ci abbandona
più. Lo spazio invaso, dicevo, è sia
fisico che mentale ..ci possiamo render conto di ciò osservando le nostre buche
delle lettere trasudanti volantini con le ultime offerte del discount più
vicino …e i banner che spuntano ovunque..palazzi storici in ristrutturazione tappezzati di signorinebelleforme a presentar mutande, fermate degli autobus
ravvivate da cartelloni che ti propongono (si proprio a te) il funerale più
cool di sempre.
Mi riservo per una seconda puntata il pubblico elogio dei copywriter, alcuni sicuramente degni di premio Nobel.
Vorrei oggi condividere con la divertente
scoperta di qualche giorno fa.
In attesa dell’ennesimo autobus in ritardo
decido di prendere un caffè.
Passo in toilette e, sorpresa, mi trovo di
fronte a due cartelli identici: uno sulla parete di fronte a me, l’altro
dietro. Capirete il perché…
E’ il classico annuncio per la vendita di uno
spazio pubblicitario.
La genialata sta però nella strategia di
posizionamento dello stesso.
Pare infatti che nella toilette di un locale
aperto al pubblico:
- l’utente resta in media da 1 a 3 minuti
solo davanti alla vostra pubblicità
- l’utente è solo e non ha elementi di
distrazione
- da ricerche portate avanti sull’argomento
risulta che quello che si è visto resta in memoria più a lungo di ogni altro
mezzo di comunicazione statico.
Tutto ciò indurrebbe al riso se non derivasse
da una serissima tipologia di marketing, nata in USA negli anni ’90. Si chiama
Toilet Marketing , tecnica pubblicitaria below
the line (a diretto contatto
dell’utente); il suo fortunatissimo impiego ha subito in America una evoluzione
con un taglio eco-friendly.
Non ho cifre che documentino la diffusione
nel nostro paese e sinceramente non saprei fare stime di crescita…Come però non
citare lo slogan…
“Già
che sei qui, almeno leggi qualcosa !”
PAZZESCO!!! o.O
RispondiEliminanon ho altre parole... ora uno non puo' più andare in bagno e prendersi il suo tempo per stare in pace solo con se stesso :P