di Chiara Gallo
Se vi è mai capitato di soggiornare presso Volterra,
il celebre paesino immerso nella campagna toscana, sicuramente non potete non
aver notato quei numerosi, colorati negozietti di commercianti d''alabastro
che popolano le strette e ripide viuzze del centro storico!
Quegli stessi commercianti sono i discendenti di
coloro che fin dall'epoca etrusca hanno contribuito a rendere la cittadina famosa
in tutto il mondo.
Di aspetto simile al marmo, ma assai più friabile,
questo tipo di roccia gessosa viene utilizzata per lavori minuziosi ed intarsi
raffinati.
Qui la produzione di alabastro è da sempre
profondamente legata alla vita sociale e alle tradizioni dei suoi abitanti,
tanto da scandirne le festività!
Grazie apersonaggi come
Giuseppe Viti, mastro alabastraio vissuto nell' ottocento, gli splendidi diventarono famosi e richiesti in tutto il mondo,
dal Messico all'India, finchè la crisi del '29 assestò un duro colpo al
mercato estero e all'esportazione, costringendo gran parte delle botteghe alla
chiusura.
“Artigiani come mio padre dovettero rinunciare
all'attività e si cercarono nuove occupazioni come camerieri o infermieri!”,
racconta un commerciante della zona.
Molte delle tecniche di lavorazione
originali sono state oggi sostituite da moderni macchinari.
Difficile è trovare dei veri e propri laboratori di
alabastrai che producano ancora tutto a mano ed il costo è piuttosto
elevato.
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