lunedì 10 settembre 2012

La chiocciola filosofa.. Cracking Art in motion!




                                                                                  Intw a Kicco Cracking!


Il gruppo Cracking Art è ormai decisamente noto ma torniamo un po’ indietro...Come,quando, dove e soprattutto perchè avete deciso di formarvi...

Il gruppo è nato ufficialmente nel 1993, nonostante la gestazione durasse da qualche tempo. Unire in una filosofia comune personalità artistiche ed umane differenti non è semplice. Il collante è stato la conoscenza reciproca e la condivisione del desiderio di creare un qualcosa di nuovo. Biella è stato il fulcro geografico, grazie alla presenza della fabbrica L.A.P. (Lavorazione Articoli Plastici), ma il gruppo ha da sempre espresso realtà differenti, avendo tra i fondatori un artista di origine francese, uno belga e un bergamasco. La scelta di presentarci come gruppo è stata quasi un gesto filosofico: di fronte ad una società contemporanea sempre più individualistica, l’idea dell’agire comune voleva differenziare già in partenza il nostro operare. L’artista è notoriamente individualista. Rinunciare ad una buona parte di egocentrismo per mettersi a disposizione di altri è stato un atto di cui andiamo molto fieri.

- Perchè realizzate solo animali e perchè così colorati....

La filosofia Cracking si fonda sull’indagine artistica tra vita naturale ed artificiale, sul progressivo allontanamento dell’uomo dalle leggi della natura per seguire le leggi di civiltà che lui stesso si è dato. Immediato è il riferimento agli animali, categoria di cui l’uomo stesso fa parte. Esso però si è volontariamente allontanato dalla natura. Noi creiamo un bestiario artificiale per popolare questo nuovo mondo e rendere concreta una realtà di cui forse non ci siamo ancora resi completamente conto. Trovarsi di fronte ad una enorme chiocciola fucsia potrebbe indurre ad interrogarsi sulla direzione dell’ evoluzione, creando così un paradosso:
 "Forse lui va da dove sei venuto tu e tu vai da dove viene lui" direbbe Cocteau.
I colori, sgargianti ed innaturali, sono una diretta derivazione del concetto precedente. Creare un forte contrasto e immagini dirompenti. Noi in fondo siamo degli street artists in 3D, amiamo portare il colore dove non c’è.



- Il nome rivela un po’ della vostra filosofia, ma quale messaggio volete lanciare??

L’origine del significato di Cracking Art viene da un procedimento dell’industria petrolchimica: il cracking catalitico è una lavorazione in cui le molecole del petrolio sono spezzate per diventare prodotti di sintesi. E’ il momento in cui la natura s’interrompe per diventare artificio. Un momento metaforicamente drammatico e grandioso: si rompe definitivamente con il passato (milioni di anni di sedimentazione organica) e si rinasce prodotto di consumo. Il primo messaggio è un invito alla riflessione su questo tema.
Inoltre ogni animale-scultura Cracking nasce con l’intento di essere portatore di  un messaggio specifico.
Il suricato, ad esempio: piccolo mammifero che vive in zone aride e ostili e sopravvive solo grazie alla reciproca collaborazione, ci può far capire come sia importante avere cura l’uno dell’altro.
La chiocciola, che con la sua lenta marcia, porta con sé la sua casa, lascia al suo passaggio una bava che ha effetti rigeneranti. Questo ci ricorda che il passaggio in questo mondo deve essere impostato al rispetto e al miglioramento di ciò che troviamo sul nostro cammino.



Il movimento Cracking promuove un’ azione continua di invasioni artistiche, non convenzionate con le consorterie dominanti del mercato dell’arte, in luoghi non convenzionali, promosse da liberi sostenitori. Segna il passaggio dall’arte nota alla nuova arte ignota, dal pregiudizio alla conoscenza, dal mercato chiuso al  nuovo mercato aperto, dal pubblico delle elite al più vasto pubblico diffuso.



- La vostra è un'arte eco, utilizzate infatti plastica riciclata, perché la scelta di questo materiale.

Nel 1993 il tema del riciclo non era popolare come oggi.
Utilizzando un materiale così controverso, ci siamo posti la questione eco-ambientale.
Ogni nostro intervento era legato alla diffusione di un messaggio di corretto recupero dei materiali.  Noi stessi, a fine installazione, recuperiamo e ricicliamo le sculture per produrre nuovi oggetti.
Abbiamo utilizzato e continuiamo a utilizzare anche plastiche nuove, non da riciclo.
Non abbiamo nulla contro la plastica, anzi, la amiamo e la consideriamo un materiale prezioso come l’oro e  vorremmo che questa idea fosse condivisa da tutti. Se ci si rende conto della preziosità del materiale, non viene voglia di buttarlo.

- Siete ideatori e "forgiatori"? avete un laboratorio ???

Abbiamo una fabbrica. Le nostre sculture sono realizzate con tecniche industriali, cosa che ci permette di realizzare le grandi invasioni. Noi realizziamo il prototipo della scultura e poi realizziamo uno stampo in alluminio, che permette la produzione in grandi quantità. Ed anche in questo vogliamo fare la differenza: edizioni limitate di oggetti che potrebbero essere prodotti in milioni di esemplari. Perché produrre va bene, ma sovraprodurre è dannoso per tutti.



-Incursioni a breve?

La prossima installazione sarà ad Ottobre, ed è per noi eccitante e suggestiva. Collocheremo una cinquantina di chiocciole sulle terrazze del Duomo di Milano. Sarà una favolosa opportunità per confrontarci con la storia, non solo dell’arte, ma anche della città nel suo simbolo più sacro e conosciuto. E’ una iniziativa nata in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo per porre l’attenzione sulla necessità di restauro che le guglie del Duomo meriterebbero. Le chiocciole in plastica rigenerata azzurra, verranno vendute e tutto il ricavato andrà devoluto in favore dei restauri. Come dicevamo prima, il passaggio della chiocciola porta benefici rigeneranti.


Visitate…. Seguite la scia…. !!

2 commenti:

  1. Ahahaha grande Mary che trova sempre cose interessanti.... si, mi piace..... peccato che noi nn produciamo oggetti nuovi.....!!!!! Micky

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  2. beh.. potrebbe essere lo spunto per qualche idea!!

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